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Le frontiere del Metaverso nei processi HR: opportunità e cautele
A cura di Daniela Ramiri e Nadia Berti, Consulenti Senior PRAXI Risorse Umane
Metaverso e HR, la nuova frontiera per il settore Risorse Umane; una vera e propria rivoluzione che apre a sfide e responsabilità.
Un binomio da esplorare con attenzione, poiché certamente offre ricche opportunità, ma anche cautele da adottare per garantire un impiego efficace e sicuro.
Grazie al potenziale dei metambienti nella formazione, nei processi di onboarding e networking e nei percorsi di engagement è possibile risparmiare tempo, costi e garantire una vita aziendale più felice e, allo stesso tempo, produttiva.
Negli ultimi anni il termine Metaverso è indubbiamente diventato di tendenza. Fa riferimento a un nuovo scenario che connette realtà virtuale (VR), realtà aumentata (AR), intelligenza artificiale (IA) e blockchain; un universo alternativo, che crea un campo di azione nuovo per gli individui e per le organizzazioni.
Nel senso più ampio del termine, consiste in un’infrastruttura digitale basata sulla condivisione di spazi virtuali da parte di avatar, alter-ego digitali con l’obiettivo di massimizzare l’interazione fra gli utenti, con livelli di aderenza al mondo reale molto più precisi rispetto a quella possibile nella realtà virtuale e in quella aumentata.
Il Metaverso offre anche questa possibilità. Tuttavia, perché tale evoluzione sia possibile, occorrerà indubbiamente ripensare le strutture organizzative e ridefinire i modelli lavorativi, a partire dai nuovi ruoli che eventualmente verranno introdotti in azienda o dalla reinterpretazione di quelli più tradizionali.
La figura dell’HR sarà quindi determinante per creare il giusto mindset e accompagnare il cambiamento, superando le eventuali sfide che si potrebbero presentare.
Nello specifico, il ruolo della funzione HR sarà fondamentale per dotare i contesti organizzativi delle competenze strategiche e digitali necessarie per rimanere solidi e competitivi, nel lungo termine.
Il mondo del lavoro è in costante evoluzione e il settore delle Risorse Umane è il primo che deve adattarsi e cambiare pelle, per evolvere con le nuove tecnologie e tendenze.
Il Metaverso è una delle più importanti innovazioni tecnologiche degli ultimi tempi, capace di creare mondi virtuali completamente immersivi, in cui gli utenti possono interagire come in un ambiente fisico.
Quali vantaggi può offrire un mondo virtuale nei processi HR, oggi?
Connessione con persone da tutto il mondo.
La selezione e il reclutamento dei talenti possono avvenire senza limitazioni geografiche. Non si ha più il bisogno di organizzare interviste fisiche e avere onerose spese di trasferta.
Comunicazione più coinvolgente ed efficace con i dipendenti.
La realtà estesa (XR) consente simulazioni realistiche delle varie fasi dell'impiego, dall'assunzione all'onboarding, dalla formazione ai percorsi di mobilità interna.
In questo modo, i dipendenti possono apprendere e sperimentare ogni fase della vita lavorativa in modo più efficace e memorabile, migliorando così le loro competenze e la loro esperienza professionale.
Il Metaverso potenzia il senso di appartenenza e di coesione.
Le persone possono connettersi e interagire con i colleghi in modo più informale e potenzialmente più efficace, contribuendo a creare un ambiente di lavoro maggiormente positivo e inclusivo.
Gli ambienti di lavoro virtuali possono essere utilizzati per riunioni di squadra, presentazioni e momenti di condivisione e collaborazione, consentendo ai team di lavorare insieme in tempo reale, anche nel caso in cui si trovino in luoghi diversi, migliorando così la produttività e la qualità del lavoro.
Migliore esperienza dei nuovi dipendenti in fase di accoglienza e inserimento.
Lo spazio virtuale, oltre a facilitare i processi di apprendimento e integrazione, può essere utilizzato per fornire ai nuovi dipendenti un'esperienza più immersiva rispetto al processo tradizionale.
Il lavoratore può esplorare l'ambiente, interagire con i colleghi, accedere a materiali informativi e partecipare ad attività formative, il tutto in modo interattivo e persino divertente.
Accesso alle informazioni e ai materiali di formazione in modo più fruibile, immediato e intuitivo.
Gli utenti possono accedere al Metaverso aziendale in modo indipendente e seguire un percorso di apprendimento altamente personalizzabile.
Anche nei processi di formazione, il Metaverso offre nuovi territori dal potenziale ancora inesplorato e applicazioni potenzialmente illimitate. Ecco alcuni buoni motivi per applicare il Metaverso nella formazione aziendale:
- Formazione su larga scala: perché è sufficiente fornire un visore VR ai propri dipendenti, configurabile anche a distanza e distribuibile con semplicità.
- Lezioni realmente multimediali, più coinvolgenti, interattive e dinamiche: con interazioni in tempo reale, digital twin, media di ogni tipo, streaming e condivisione.
A questo riguardo, secondo lo studio “The Effectiveness of Virtual Reality Soft Skills Training in the Enterprise” di PWC1 , le persone formate in VR sono 3,75 volte più coinvolte rispetto a quelle che hanno seguito le lezioni in aula e 2,3 volte in più rispetto agli e-learners.
La realtà virtuale, infatti, immerge l'utente in un ambiente simulato capace di creare la percezione di vivere un'esperienza quasi reale. - Miglioramento della concentrazione: gli ambienti immersivi aiutano a isolarsi dalle postazioni condivise con altre persone, favorendo un apprendimento più strutturato e profondo. Al riguardo va sottolineato come le persone capiscano e ricordino le cose più profondamente quando sono coinvolte le loro emozioni: secondo lo studio di PWC i dipendenti formati in VR sono il 275% più preparati rispetto a quelli formati con metodi tradizionali.
- Sessioni di formazione di tipo laboratoriale a costo zero e in totale sicurezza: la realtà virtuale è il metodo di apprendimento ideale per formare i dipendenti su come comportarsi in modo efficace in situazioni di difficoltà, che possono mettere a rischio la persona, e che per questo non possono essere ricreate nella realtà. Grazie ai digital twin è possibile, quindi, sostituire le esercitazioni pratiche.
- Ripetizione reiterata dell'esperienza formativa: i processi formativi in VR possono essere ripetuti all’infinito, finché il messaggio e le procedure corrette non siano completamente assimilate dall’utente. Questo permette di semplificare e velocizzare l’inserimento di nuove figure in azienda, l'acquisizione di nuove competenze e i processi interni.
- Risparmio di costi e tempi: la formazione in VR può essere svolta in qualsiasi parte del mondo senza la presenza fisica di un formatore. Cosa che riduce i costi legati allo spostamento di persone o l’attivazione degli strumenti necessari per l'attività formativa.
- Monitoraggio del comportamento degli utenti: in modo da verificarne l’attenzione e ottimizzare le lezioni per favorire la comprensione e la partecipazione, aiutando a individuare facilmente gli argomenti che hanno suscitato maggiore interesse.
Anche se il rapporto tra costi e benefici è al momento difficile da calcolare, alla luce di questi elementi indubbiamente lo sviluppo delle tecnologie collegate al Metaverso sembrerebbe rappresentare una grande opportunità.
Il limite più rilevante per l’adozione delle tecnologie immersive non è più rappresentato dal costo dell'hardware, dalla sua distribuzione in azienda o dalla complessità, ma nella strategia d'utilizzo e nel riconoscere come la tecnologia, in base alle sue caratteristiche e al suo linguaggio, possa effettivamente risolvere problemi ed esigenze specifiche e offrire nuove opportunità.
Il valore che il Metaverso può fornire è evidente e misurabile, ma solo se compreso e utilizzato nel modo corretto.
Le nuove esperienze utente complesse necessitano di un maggiore traffico dati e sono spesso basate su blockchain, tecnologia che sta mostrando già oggi significativi problemi legati al consumo energetico e agli impatti ambientali che ne conseguono.
In questo scenario, che ad oggi risulta ancora solo parzialmente esplorato, sono diversi gli spunti di riflessione che meritano di essere adeguatamente approfonditi:
- a che tipo di esperienza ambiscono le aziende che stanno lavorando al Metaverso?
- saranno in grado i formatori e i gestori dello sviluppo delle competenze, di padroneggiare la complessità di questo nuovo strumento?
- le persone che lavorano nelle organizzazioni, saranno disponibili a formarsi con un surrogato delle esperienze fisiche?
- il Metaverso potrebbe portare gli individui più fragili a isolarsi, mettendo a rischio il loro equilibrio e la salute mentale?
- in termini di impatto ambientale, quali saranno gli effetti derivanti dall’uso delle risorse, dall’utilizzo dei dati e dalla produzione di rifiuti?
Una risposta sarà fondamentale per favorire una comprensione organica e strutturata di come il Metaverso potrà concretamente contribuire a ridefinire i processi in ambito HR, nonché lo stesso ruolo delle funzioni aziendali, deputate a disegnare e implementare questi percorsi all’interno di un nuovo paradigma.
1https://www.pwc.com/us/en/tech-effect/emerging-tech/virtual-reality-study.html